Assunta
(domenica 9 giugno 2013)
Categoria: Malinconia
MALARIA E TIFO SONO ANCORA FRA NOI.
22:10 del 09-06-2013Decisamente una brutta domenica, triste piovosa e fredda, se poi l'umore non è al massimo, con questo tempo da lupi, ci si sente a terra ancora di più. Mi ha telefonato mia figlia, non mi ha dato una gran bella notizia e quindi ha messo la ciliegina sulla torta su questa giornata uggiosa e alquanto schifosa. Io, come tanti di voi sanno, ho un nipote che per il mestiere che fa, (direttore di una compagnia aerea La Privater Svizzera) è sempre in giro per il mondo. E' l'unico figlio di mia sorella Maria Vittoria, che ci ha lasciati precocemente, lui da allora è il mio quarto figlio, difatti mi chiama la sua mamma italiana. (lui è di nazionalità Svizzera) Ed ecco la brutta notizia, durante un suo soggiorno a Francoforte dove ha lo studio, si è sentito male e ricoverato all'ospedale gli hanno diagnosticato (la malaria) è da poco tornato dall'Africa, quindi si suppone che l'abbia contratta in quel paese, nonostante siano obbligati alle varie vaccinazioni, però non ne sono sicuri e dopo un'attenta visita, hanno optato per il tifo, Non so come ancora negli anni duemila esistano queste malattie, ma evidentemente, reggono nonostante scoperte di cure molto avanzate. Dice che sta decisamente molto meglio, ma anche se è stato dimesso, è sotto controllo, perchè continua ad avere i globuli bianchi numerosi. Come potete notare cari amici, andare in giro per il mondo comporta ancora dei problemi, ci sono paesi che hanno ancora delle malattie delle quali non si pensa nemmeno.
Auguro a tutti voi una buona serata ed un buon inizio settimana, per il momento siete assenti, ma non importa, il nostro esternando sa aspettare, ci conosce e sa che non lo abbandoneremo mai. Un abbraccio generale. Ciao!!!!!!
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Monica
(lunedì 10 giugno 2013)
Ciao Assunta, giornate schifose capitano, non si ha voglia di niente e di tutto, non si sa nemmeno cosa fare e cosa pensare. Coraggio, mia cara, tutto si risolve. Mi spiace per tuo nipote, purtroppo queste malattie esistono ancora, è il prezzo che si paga girando il mondo. Suppongo abbia visitato paesi in via di sviluppo, ancora indietro rispetto a noi. Oppure le malattie si sono diciamo evolute? Mah, dicono che i bacilli e i germi e i parassiti si son fortificati, occorre sempre una dose più massiccia di antibiotici per debellarli.......
L'importante è che ne esca guarito, cavolo........ho un linguaggio molto elementare, me ne accorgo spesso, potessi aver studiato, ora sarei un medico! Ciao e buona serata!
L'importante è che ne esca guarito, cavolo........ho un linguaggio molto elementare, me ne accorgo spesso, potessi aver studiato, ora sarei un medico! Ciao e buona serata!
Assunta
(lunedì 10 giugno 2013)
21:30 del 10-06-2013
Mia cara, i paroloni non sono sinonimo di cultura, la semplicità di linguaggio è sempre la migliore, quando quello che si dice arriva, vuol dire che siamo semplici e chiari.
Mio nipote gira il mondo per lavoro e a volte va in paesi duemila anni avanti e a volte in altri duemila anni indietro e poi la conseguenza è questa, ma l'importante è risolvere.
Grazie Monica e buona serata
Mia cara, i paroloni non sono sinonimo di cultura, la semplicità di linguaggio è sempre la migliore, quando quello che si dice arriva, vuol dire che siamo semplici e chiari.
Mio nipote gira il mondo per lavoro e a volte va in paesi duemila anni avanti e a volte in altri duemila anni indietro e poi la conseguenza è questa, ma l'importante è risolvere.
Grazie Monica e buona serata
Francesco
(martedì 11 giugno 2013)
Mi spiace sinceramente per tuo nipote: speriamo che tutto si risolva per il meglio al più presto! Io che vengo dall'Africa, so che ci sono molti paesi laggiù che si stanno sviluppando, ma anche molti altri dove le malattie, anche quelle vecchie, si sviluppano e si fortificano grazie all'indigenza e povertà in cui le popolazioni sono costrette a vivere per regimi dittatoriali e grazie alla noncuranza delle grandi potenze, che, se non hanno grossi interessi di guadagno in quei paesi, non si interessano di nulla di ciò che accade lì.
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